E' il concetto per esprimere il nostro lavoro nell'ambito della realtà virtuale, sentendoci più che Volontari Fratelli delle Misericordie.

Buona settimana.....
a cura di: Paolo Diani

 


Giovanni Bosco
 


A nove anni Giovanni Bosco intravide, in sogno, la sua missione. Sognò di essere tra un gruppo di monelli che egli voleva correggere con la violenza. Un Personaggio maestoso lo ammonisce: "Non con le percosse, ma con la mansuetudine e con la carità!”. Poi invece di ragazzi vide una moltitudine di animali feroci che si cambiavano in mansueti agnelli, mentre una Signora di maestoso aspetto gli diceva: "Quello che vedi succedere in questi animali, tu dovrai fare per i figli miei”. Ed eccolo, la domenica, raccogliere i monelli del paese. Di muscolatura non comune, si prodigava in giuochi di prestigio e di equilibrio; si arrampicava sugli alberi con l’agilità di uno scoiattolo; poi, fra un gioco e l’altro, istruiva i compagni nel catechismo ed infine li portava in chiesa. Divenuto sacerdote, don Bosco si stabilì a Torino, ove ebbe modo di avvicinare i tanti ragazzi abbandonati. Li attirò con la dolcezza e i giovanetti accorsero numerosi. Il primo oratorio, aperto in una catapecchia, più non bastò; il Santo ne aprì altri. Istituì scuole serali, collegi, scuole per artigiani, per preparare alla vita ragazzi di tutti i ceti.
La dolcezza, che gli guadagnava l’amore di tutti i giovani, e, soprattutto, la devozione a Maria Ausiliatrice, furono le armi del Santo. Fondò le Congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice; l’Opera di San Giovanni Bosco si diffuse in Europa e ne varcò i confini.
(da “Prima fonte” AA.VV. Argo - MI)

 

 
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