La Storia

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Dives in Miseric.


L'Ambulanze d'epoca


Sono oltre venti i mezzi recuperati dal gruppo Ambulanze d'Epoca 

 


Pietro Annigoni


Il Bordone

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Curiosità

Questa pagina nasce per soddisfare le richieste di tanti......  Perché

Da Emanuele....
I cristiani invitano Gesù a ritornare per regnare nel mondo ma poi di fatto non mi sembra che abbiano un posto dove ospitarLo e farLo regnare. Io non accetterei mai un invito in un posto dove so che non c'e'  spazio o dove qualcuno mi odia.
Fra le aspirazioni più forti dell’uomo da sempre c’è la giustizia, la pace e l’amore. Anche se ci riesce sempre difficile ammetterlo o non vogliamo crederci, il Diavolo e il male da sempre ne contrastano la realizzazione. Anche quando Dio ha mandato il suo Figlio nel mondo molti non lo hanno conosciuto o riconosciuto, difficile fino alla fine il capirlo anche per i suoi Discepoli, se non quando lo Spirito Santo ha aperto loro gli occhi o il cuore e hanno capito il significato di quanto stava loro accanto e la loro missione. Nella società attuale nonostante si cerchi di aspirare a carismi più grandi siamo pervasi da un dio nuovo “il dio quattrino” che niente ha a che veder con il Dio Trino: Dio Padre che per il suo amore ci dona il Figlio e con lo Spirito di amore ci ricorda che siamo tutti fratelli perché figli di un unico Padre. Tutte queste cose oggi sono considerate superate perché possiamo crescere da noi e sicuramente nessuno (se non la sorte avversa) ci può aiutare e ci ricordiamo di Dio solo quando vorremmo noi (quando abbiamo bisogno, quando siamo nella disperazione) ma nella forza del nostro credo Gesù è già fra noi. Lo troviamo presente, come ci ha detto, nel fratello sofferente, bisognoso e questo che dobbiamo avere sempre presente, anche se poi pochi lo applicano. È sempre più facile dire aiutiamo gli altri e partecipare o organizzare una raccolta che non mettere in pratica l’aiuto personale con l’impegno o l’accoglienza. Oggi si pensa tanto alle realtà del terzo mondo, ma quanta povertà c’è intorno a noi in quella che definiamo una società del benessere. Il Cristo tornerà alla fine dei tempi, come ci ricorda la scrittura e verrà per giudicare l’amore che abbiamo saputo dare e ci farà vedere quanto avremo ricevuto e quanto da un’opera buona siamo rimasti gratificati.
Da Emanuele....
Come facciamo a vedere durante i sogni?
È vero che noi stiamo dormendo ma in realtà le nostre membra riposano e il cervello si rilassa solo per poche brevi pause, negli altri momenti si elaborano i dati della nostra esistenza, le nostre speranze le nostre paure e in quei momenti troviamo : i sogni. Persone cui abbiamo voluto bene che ci parlano. Speranze e realizzazioni che nel nostro IO interiore rimangono e si elaborano. Al mattino poi, a volte, ci ricordiamo quello che abbiamo sognato e cerchiamo di dare una interpretazione a un castello costruito, ma molte volte non capiamo o non riusciamo a mettere a fuoco il significato che in molte occasioni si realizza nei momenti più impensati del nostro cammino.
Pietro da..........

Perché... Trovo scritto "militi" in un libro della Misericordia
Dal 1899 con la nascita delle Società Operaie o delle Pubbliche Assistenze gli iscritti in queste associazioni iniziano a chiamarsi militi o militanti per questo appartenere ad una associazione. La Federazione delle Misericordie nata anch'essa nel 1899 porta avanti la politica della creazione delle squadre parrocchiali di pronto soccorso, le future Sezioni o Confraternite, trasformate nel tempo anche in tante Misericordie autonome, indicando negli aderenti i militi della carità cristiana, che si riconoscono nell'opera promossa dalle Misericordie.
Il periodo del fascio, specialmente nelle realtà parrocchiali o nei borghi più isolati, indica e riconosce, specialmente in queste piccole realtà, la dizione di militante o milite fra le fila di una associazione e quindi anche nelle sezioni della Misericordia si tende a definire queste figure i militi della carità cristiana, nelle realtà più grosse o più consolidate si continua a definire queste persone i fratelli della Misericordia.
I bisogni locali per necessità di intervento, richiedevano la creazione di posti di soccorso locali per poter intervenire prontamente in caso di infortunio, ed erano i fratelli della Misericordia madre o più vicina che fornivano loro i primi rudimenti di pronto soccorso, e se la frazione o località era povera, venivano forniti anche le prime portantine o barelle a spalla; in molti casi erano i parroci a farsi promotori della richiesta di queste nuove realtà di intervento e così si trasformavano molte delle esistenti Compagnie parrocchiali verso questi nuovi servizi.
Federico da Roma

Perché... Fare volontariato
Volontariato; il servire senza obbligo.
Il fare volontariato non regge l'imperativo, nessuno e niente può importi di
farlo; il volontario è colui che senza doveri, obblighi e ricavi personali si dedica al prossimo. Come ben sai ci sono tantissime forme di volontariato che ora non sto ad elencarti, io posso risponderti per quanto riguarda il mio campo, quello umanistico. Il volontariato è per chi se la sente un modo per impegnare il tempo libero, per molti un hobby, per altri un modo per conoscere altre persone e farsi un nuovo gruppo di amici. Il fatto è che tutti possono partecipare: la persona insicura può "servirsi" del volontariato per far capire sia a se stesso che agli altri che esiste, insomma un modo per esprimersi, rendersi utile, un grido per poter dire "sì eccomi ci sono anch'io.... e posso aiutarti!" . Oppure le persone sicure di loro stesse che possono affermarsi; una convinzione che gli fa capire che riescono in tutto.
Sono tanti i motivi per cui un individuo può dedicarsi al volontariato, tutti
motivi strettamente personali, e sinceramente non posso non me la sento
(sarebbe presunzione) di rispondere alla tua domanda. Posso solo dirti che è un valido modo per utilizzare il tempo, per dedicarsi a chi purtroppo è meno fortunato di te. Non importano né grandi opere né grandi discorsi ma solo un piccolo gesto per far sorridere una persona; questo a me personalmente regala una grande gioia e mi riscalda più che qualunque altra cosa. Certamente non discrimino chi non lo fa..... sono scelte, come ti ho già detto, non lo imponiamo a nessuno.
Giovanni da Prato

Perché... La veste o cappa
E’ il ricordo della fondazione della nostra Misericordia; è la veste di penitenza indossata dai Pellegrini Fondatori che si recarono in pellegrinaggio a Loreto nel 1588; è la divisa che tutti eguaglia nella sua sobrietà, e che nasconde sotto di se il popolano e il nobile, il ricco e il povero.
Giovanni da Prato
Perché... E’ di colore nero
Per significare la penitenza, per infondere nell’animo di chi la indossa la mestizia e la gravità dell’opera da svolgere.
Cristina dalla Liguria
Perché... In altre processioni altre Compagnie o Confraternite sono vestite con altri colori ad esempio bianco, rosso, azzurro
Le Compagnie o Confraternite sono nate dalla religiosità popolare all’ombra delle parrocchie, trovando il loro maggiore influsso alla nascita negli anni dei Medici, specialmente in Toscana, ed erano intitolate ad un loro Santo Patrono da qui anche l’origine del colore diverso; le Compagnie del SS. Sacramento- il bianco; le Compagnie Mariane- l’azzurro o il blu; le Compagnie dei Martiri- il rosso; quelle della Madonna Addolorata- il viola o il nero e giallo. Gli scopi delle Compagnie o Confraternite erano, di regola, la preghiera e l’aiuto ai confratelli bisognosi; i trenta pellegrini fondatori della Compagnia del Pellegrino vollero invece non avere privilegi per loro o per i loro iscritti futuri, ma si imposero di pensare ai più poveri, a coloro che morivano per strada, alle anime del purgatorio e andando a costruire la loro sede e Chiesa predisposero le tombe per accogliere proprio coloro che erano bisognosi e che non avrebbero altrimenti avuto degna sepoltura.
Lorenzo da Pistoia
Perché... La buffa
Per ricordare che la carità non ha volto, non chiede ricompense chi compie un’opera buona ma attende il giudizio del Giudice Giusto. Non sappia la tua destra quello che fa la tua sinistra.
Paolo dal Mugello
Perché... La Croce processionale o Bandinella
Fino dalla sua fondazione la Compagnia del Pellegrino,nonostante varie dispute con il Parroco di S. Pier Forelli davanti al Tribunale Ecclesiastico, ebbe i riconoscimenti ecclesiali dello stato nulliius per poter inalberare la propria Croce ( diritto riservato nell’ambito del territorio della parrocchia al solo parroco) nei servizi di trasporto dei defunti e nelle Associazioni funebri.
Giovanni da Prato
Perché... Il teschio e le ossa decussate sugli stemmi
Per poter svolgere la propria opera di carità e poter accedere ai diritti ecclesiastici una Compagnia o Confraternita necessita di una aggregazione ad una Confraternita già riconosciuta, e godeva degli stessi privilegi ed indulgenze, i fondatori della Compagnia del Pellegrino chiesero nel 1589 l’aggregazione alla Arciconfraternita dell’Orazione e Morte di Roma ed ottenutala adottarono, modificandoli in parte, i segni che distinguevano l’Arciconfraternita romana: il teschio e le ossa decussate, la clessidra. Simboli che ancora oggi campeggiano nello stemma della Misericordia e sulle insegne storiche, rimaste invariate nei secoli.
Perché... Ancora oggi si usano questi rituali
La storia, la tradizione, ci ricordano che queste sono le nostre origini; nei primi statuti, dettati dai trenta fondatori, vollero che questo loro modo di agire si perpetuasse; gli statuti che si sono succeduti vogliono che questo continui. Sono cambiati i tempi la Misericordia si è sempre mantenuta al passo del cambiamento tecnologico ma ha voluto conservare questo modo di agire e di fare, almeno in quelle cerimonie religiose, fedele allo spirito dei fondatori e ad una tradizione ormai consolidata fra i fratelli e le sorelle aderenti.
Gianfranco da Bologna
Perché... Un museo per le ambulanze
Il terzo millennio si apre con la tecnologia avanzata: computer, internet, ma i mezzi di soccorso sono ancora fatti su autotelai adattati all’occorrenza; è nato alla fine del secolo scorso il 118,un servizio innovativo costituito per legge di stato, ma la storia dei mezzi di trasporto sanitari resta uno studio e una storia delle Associazioni di volontariato, la zana, le barelle a spalla, i carri a trazione umana e animale con e senza movimenti cardanici, le prime autoambulanze e l’evolversi della tecnologia mobile fanno parte delle lotte alla ricerca del nuovo e del pratico che Misericordie e Pubbliche Assistenze si sono fatte nel secolo appena terminato. Tutto questo è documentato dai mezzi esposti nel museo delle ambulanze.
 

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