140°  settimana


 


Le settimane passate

L'amore
Il gomitolo
La collina
La sedia
I bruchi
Il Principe
Lo scultore
I Boscaioli
La piccola Teresa
Il Violino
S. Michele G.
Le orme
Perché
La carità
Buon Gesù
Bicchiere di latte
Un bambino
Il bambù
Se sei....
il bozzolo
La farfalla
Pace
La scatola
Dilemma
Quello che diamo
Per quei giorni
Guarda meglio
Gli eremiti
Staccarsi dal ramo
Il missionario
Il diavolo
Il professore
Padre e figlio
Il Re e il buffone
Natale
Preghiera
Lui & lei
Mamma guarda
La maestra
Un po' d'argento
Senza pantofole
Non sono in vendita
Mani vuote
La nonna e la Bibbia
Il tesoro non trovato
Re Gerone
La gratitudine
Per chi ha sofferto
Amate i vostri amici
Un uomo
Abbiamo bisogno di te
La telefonata
Il di più
Ho imparato
Perché?
Catechista
Le chiavi del cielo
Rivediamo il mondo
L'esistenza di Dio
Esempi
Fermarsi a riflettere
La fioritura
La pastorella
Il piccolo Michele
Perdono di Assisi
Il maestro indiano
Un attimo
Doni di Dio
Il ragazzo del cd
Quattro candele
L'aragosta
Il non vedente
Il biglietto
Il circolo della rabbia
Gocce di pioggia
I due mercanti
Conto pagato
In spiaggia
In aereo
L'armadio del pane
Il vecchio
Le due donne
E' Natale
Troppo vero
Le cose.....
People
Questo momento
Il fabbro
Il giovane
I 50 €.
La formica
Il giovane ramo
Elisa
Mio figlio..
La croce
Vivi come credi
Buffo....
La rondine
Il gattino
Il fiume
Il serpente
Il dono
Il passerotto
Vendere
Il turista
La dispepsia
La corda
Il cuore
I lupi
Ascoltare
Chi è un amico?
Ho sognato di int....
Dubbio
Ho chiesto a Dio
Incontro
Mille modi
Scommessa
Ho imparato
Il soldato
I biscotti
5 cose
Qualcuno ha detto
Attendere è pregare
La Madre della Carità
Sono pronto
Nostalgie
Storiella indiana
Istruzioni per la vita
L'ospedale del Signore
Il segreto del pastore
Pezzetto di carbone
Il risveglio
Il messaggio
Sii felice ora
La rondine e lo spavent.
L'amico Giuseppe
Il biglietto misterioso
Il capomastro
Il peso della preghiera
Il fabbro

 

   La Redazione


 

E' il concetto per esprimere il nostro lavoro nell'ambito della realtà virtuale, sentendoci più che Volontari Fratelli delle Misericordie.

Buona settimana.....
a cura di: Paolo Diani

 


 

Il fabbro


 

Si racconta di un fabbro che, dopo una gioventù piena di vizi, decise di dare la sua anima a Dio.  Durante molti anni lavorò con ardore, praticò la carità, però, malgrado tutta questa sua dedizione, sembrava che nulla andasse bene nella sua vita, al contrario, i suoi problemi e i suoi debiti  crescevano di giorno in giorno. Una bellissima sera, un amico che era andato a trovarlo, e che provava compassione per questa sua situazione difficile,  gli disse: "E' realmente una cosa molto strana che, dopo aver deciso di cambiare e diventare un uomo timoroso di Dio, la tua vita abbia cominciato a peggiorare. Non voglio diminuire la tua speranza, però, nonostante la tua fede nel mondo spirituale, non hai migliorato in niente".

  Il fabbro non rispose subito, aveva pensato in queste cose parecchie volte, senza capire quello che stava succedendo nella sua vita, però, siccome voleva dare una risposta al suo amico, cominciò a parlare, e finì per trovare la spiegazione che cercava. Ecco cosa disse il fabbro: "In questa officina io ricevo il ferro prima di essere lavorato e devo trasformarlo in spade. Sai tu come si fanno le spade?  Prima si scalda il ferro ad una caloria infernale fin che non diventa di un rosso vivo, subito dopo, senza nessuna pietà, prendo la mazza più pesante che ho e comincio a martellarlo parecchie volte finché il pezzo non prende la forma desiderata, subito dopo lo immergo dentro un secchio pieno di acqua fredda, e tutta l'officina si riempie di rumore e di vapore, perché il pezzo molto caldo immerso nell'acqua fredda scoppietta a causa del violento cambiamento di temperatura.  Devo ripetere questa operazione parecchie volte se voglio ottenere una spada perfetta, una sola volta non è sufficiente".

Il fabbro fece una lunga pausa e poi proseguì: "  A volte il ferro che ho tra le mie mani non sopporta questo trattamento. Il calore, le martellate e l'acqua fredda  lo riempiono di screpolature. Ed è in questo momento che mi rendo conto che mai si trasformerà in una bella lama di spada  ed è allora che lo butto in una montagna di ferri vecchi che tu vedi all'ingresso della mia officina".

Fece un'altra pausa e il fabbro così terminò: "So che Dio mi sta mettendo nel fuoco della sofferenza. Accetto le martellate che la vita mi da, e a volte mi sento tanto freddo e insensibile come l'acqua che fa soffrire l'acciaio.  Però, l'unica cosa che penso è: Dio mio, non smettere, fintanto che non riesco a prendere la forma che ti aspetti da me.
Fammela prendere nella maniera che ti sembra migliore, impiegaci tutto il tempo che vuoi, però
 
non mi buttare mai nel mucchio dei ferri vecchi!"

 
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