133°  settimana


 


Le settimane passate

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La sedia
I bruchi
Il Principe
Lo scultore
I Boscaioli
La piccola Teresa
Il Violino
S. Michele G.
Le orme
Perché
La carità
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Bicchiere di latte
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Il bambù
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Per quei giorni
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Lui & lei
Mamma guarda
La maestra
Un po' d'argento
Senza pantofole
Non sono in vendita
Mani vuote
La nonna e la Bibbia
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Re Gerone
La gratitudine
Per chi ha sofferto
Amate i vostri amici
Un uomo
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La telefonata
Il di più
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Catechista
Le chiavi del cielo
Rivediamo il mondo
L'esistenza di Dio
Esempi
Fermarsi a riflettere
La fioritura
La pastorella
Il piccolo Michele
Perdono di Assisi
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Un attimo
Doni di Dio
Il ragazzo del cd
Quattro candele
L'aragosta
Il non vedente
Il biglietto
Il circolo della rabbia
Gocce di pioggia
I due mercanti
Conto pagato
In spiaggia
In aereo
L'armadio del pane
Il vecchio
Le due donne
E' Natale
Troppo vero
Le cose.....
People
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Elisa
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Il serpente
Il dono
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Vendere
Il turista
La dispepsia
La corda
Il cuore
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Chi è un amico?
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Nostalgie
Storiella indiana
Istruzioni per la vita
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Il risveglio
Il messaggio

 

   La Redazione


 

E' il concetto per esprimere il nostro lavoro nell'ambito della realtà virtuale, sentendoci più che Volontari Fratelli delle Misericordie.

Buona settimana.....
a cura di: Paolo Diani

 


Il messaggio
 



Si chiamava Liù e viveva serenamente in un piccolo villaggio di pescatori sulle rive del Fiume Azzurro, quando fu chiesta in moglie dal più ricco dei pescatori del fiume.

I primi anni della giovane coppia furono veramente felici e spensierati, ma tutta quella felicità infastidiva e irritava sempre di più la suocera di Liù, che era stata rapidamente spodestata dal cuore del figlio, dalla bella nuora. Così cominciò a tormentarla in ogni modo e a diffondere le più orribili dicerie sul suo conto.

Esasperata, la bella Liù decise di vendicarsi uccidendo la suocera. In preda a questa cupa decisione, si recò da uno stregone per procurarsi un filtro di morte.

Lo stregone l'ascoltò attentamente e poi le diede una fiala che conteneva un liquido rosa da mescolare ogni giorno nel tè della suocera, proponendole pure, per stornare da sé ogni sospetto, di praticare ogni mattino sulle spalle, la nuca e la fronte della suocera un massaggio dolce e rilassante. "In questo modo la morte la sorprenderà lentamente nel giro di sei mesi" le disse.

Liù, paziente e ostinata, per mesi versò regolarmente gocce di liquido rosa nel tè della suocera e praticò con la stessa pazienza il dolce massaggio ogni giorno.

Ma il massaggio quotidiano tesseva una rete nuova tra le due donne, che divennero amiche. Il loro cuore cambiò. La suocera notò quanto la nuora fosse gentile e generosa oltre che bella. Liù riscopriva ogni giorno il cuore materno della suocera.

Dopo sei mesi, Liù aveva praticamente dimenticato il motivo delle quotidiane visite, delle gocce di liquido rosa nel tè e del massaggio alla suocera: tutto questo era diventato una tranquilla e piacevole abitudine, fatta anche di complicità, di lunghe chiacchierate e di tenerezza.

Un giorno, all'improvviso, fu costretta a ricordarsene. La suocera innocentemente disse: "Stiamo così bene insieme. Che peccato che io debba morire molto prima di te..."

Liù si alzò e corse dallo stregone per avere l'antidoto al veleno della fiala. Si gettò in ginocchio e lo supplicò, spiegandogli quello che era successo e come fosse cambiato il suo cuore.

Lo stregone sorrise: "Alzati, mia bella figliola. Il liquido che ti ho dato è soltanto acqua di petali di rosa. Il vero antidoto al veleno dell'odio che in realtà era dentro di te, è stato il massaggio quotidiano. Se guardi una persona negli occhi, le stai vicino, parli con lei non potrai più odiarla".


Tratto da "LA VITA E' TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO"
di Bruno Ferrero

 

 
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