Dal bollettino della Federazione delle Misericordie anno VIII
n° 8 agosto 1911

Notizie storiche, statistiche e geografiche sulle Associazioni di Misericordia  


A sentire parlare di statistica, credo che la maggiore parte di voi s’impaurirà al pensiero di dover digerire chi sa quale quantità di cifre, di calcoli, d’induzioni più o meno fallaci ecc.; ma io vi assicuro subito che di numeri farò uso il meno possibile, e quindi, appunto per non allungare troppo il discorso con estesi preamboli, verrò subito al tema.
Le istituzioni di Misericordia confederate che presentemente sono 104 (con le ultime iscrizioni, le Misericordie federate sono 114), non volendo tenere calcolo di quelle di Calamecca e di Capezzano ammesse questa mattina stessa nella Federazione, fino all’anno passato vivevano quasi sconosciute l’una alle altre ciascuna per conto suo senza che neppure il Magistrato federale sapesse nulla della vitalità loro, sulla data di loro fondazione, sui servizi che compiono ecc. Mi venne quindi in mente di proporre una specie d’inchiesta, che io stesso mi assunsi l’incarico di fare.
Le Confraternite che non corrisposero all’appello sono ben poche: soltanto 10.
E’ opportuno premettere che a completamento di questo lavoro, ho disegnato una carta topografica della Toscana nelle proporzioni di 1 a 250.000, nella quale ho segnato solamente le località che hanno una Misericordia o associazione affine. Naturalmente essa non sarà completa perché io vi ho notato le Istituzioni di cui conoscevo l’esistenza. Esse ascendono a 283, come resulta dall’elenco unito alla suddetta carta; ma la convinzione che siano assai di più. Per esempio, ho saputo questa mattina che vi sono Misericordie a Fauglia, Chiusino e Carrara che qui non figurano.
Uno sguardo che gettiate su detta carta, vi fa vedere subito quali sono le regioni più coperte dalle nostre associazioni. Con soddisfazione vi addito la nostra Provincia di Lucca come la più fiorita. Essa conta in questo momento 39 Confraternite confederate con 16 succursali e 58 estranee alla Federazione; in tutte 113 Misericordie.
Nella nostra stessa Provincia di Lucca poi sono da notarsi alcuni gruppi particolari, per esempio il gruppo Versiliese (Serravezza, Ruosina, Retignano, Ponte Stazzemese ecc.) con oltre 15 fra Confraternite, squadre parrocchiali, e succursali, le quali estendono la loro azione fino a Colle Favilla e di là fino alle più alte vette delle Alpi Apuane Pania, Corchia ecc. che arrivano fino all’altezza di oltre 1800 metri sul livello del mare. Di un tale sviluppo merita una lode speciale l’opera di propaganda esplicata attivamente dall’Avv. A. Gasperetti e dall’Avv. Cesare Viviani.
Pescaglia, altro comunello di montagna, si è esteso da quegli alti monti con 4 succursali mercé l’opera dello zelante parroco Don Pecchioli Giovanni. Noto pure il gruppo della Valeriana che pure si estende sui monti più alti degli Appennini Lucchesi con 7 Misericordie delle quali 4 fanno parte della Federazione, e sono Fibbialla, Aramo, S. Quirico, Sorana, Stiappa e Pontido per l’opera indefessa del parroco do quest’ultima Rev. Sig. Don Alfredo Balanesi.
Passando all’alta Valle del Serchio vi addito il parroco di Ghivizzano Rev. Tofani al quale si devono le fondazioni delle Misericordie di Fornoli, Vitiana, Capanne di Vitiana e Lucignano.
Per la Val di Lima sono degni di menzione i parroci Sichi, Pera e Andreini per la fondazione delle squadre di Limano, di S. Cassiano, di Cotrone, Vico Pancellarum, Casa Basiano, Casoli di Val di Lima e Lucchio.
Se tutta la Toscana fosse popolata di Misericordie come la provincia di Lucca, siccome in proporzione della popolazione la Toscana secondo il censimento del 1901 conta 2.566.753 mentre la Provincia di Lucca arriva solo a 329.980 ossia 1/7 e mezzo circa, le Misericordie dovrebbero sommare a più di 800.
Invece al prospetto che qui vi accludo arrivano solo  275… dovendone escludere 9 estra toscane. Aggiungiamone pure 25 che io suppongo aver dimenticato e arriveranno al n° di 300. Dopo Lucca per numero di associazioni viene Firenze (circondario) che ne ha 26, e in tutta la provincia 56. poi Pisa con 36, Siena con 19, Massa Carrara che in grazia della Garfagnana ne conta 17, Arezzo con 16, Grosseto con 10, e infine Livorno con 6. Se però si fa la proporzione del numero degli abitanti con quello degli ascritti, viene primo di tutti Livorno, poi Lucca, Pisa, Siena, Firenze, Arezzo, Massa Carrara e infine Grosseto. Nella provincia di Firenze è da notarsi l’attività del Circondario di S. Miniato che conta 20 Misericordie di cui 9 confederate per lo zelo spiegato dalle Arciconfraternite di S. Miniato e d’Empoli. Nella provincia di Pisa le nostre Istituzioni vanno espandendosi per la propaganda specialmente della Misericordia di Pisa e di Pontedera. Livorno pure si estende, e benché con Portoferraio abbia sole 6 Misericordie, si deve considerare che la sola confraternita di Livorno conta 5000 Confratelli e 7000 Consorelle, quindi per numero di ascritti vale quanto una trentina di altre minori. Di più la succursale di Stagno che, quantunque topograficamente figuri nelle Misericordie pisane, è stata fondata però da Livorno, come Marti che nonostante sia nel pisano deve la sua fondazione ai fratelli di S. Miniato. Per il pistoiese sono da ricordarsi il sig. Marini, don Simonatti, il Prof. Camici ed altri che ci procurarono Fognano, Ferruccia, Calamecca, S. Piero Agliana, Marliana, Sambuca e Piteccio; il sig. Petrocchi di Calamecca, Sorana ecc., e infine per le Misericordie maremmane ed elbane è degno d’encomio il parroco Verduni e l’avv. Pozzolini. Non sto a dilungarmi di più su questi particolari, e mi limito solo ad un fatto curioso di distribuzione geografica: ed è che il 7% delle Misericordie toscane sono scaglionate lungo il corso del Serchio e dell’Arno. Dio faccia che i tanti fiumi di cui è ricca l’Italia, e la maggior parte d’una importanza maggiore di questi due, portino una uguale corrente benefica nelle loro varie regioni e che, come apportano la loro fertilità materiale sul suolo che bagnano, d’altrettanta fertilità siano apportatori sul terreno della carità cristiana!
Ed ora alcune considerazioni sul prospetto che qui vi presento.
Dalla seconda colonna di esso potete osservare che Firenze e Pontremoli sono le più antiche, risalendo al secolo XIII. Nel secolo XIV fu fondata la Misericordia di Montepulciano, nel secolo XV quelle di Camaiore, S. Gimignano e Lisbona; nel XVI quelle di Castelfiorentino, Castiglionfiorentino, Volterra, Pistoia, Portoferraio, Prato, Pisa, Lastra a Signa e Livorno; nel secolo XVII Lucca e Monsummano; nel XVIII Arezzo, Monte Carlo, Piombino, Pontedera e S. Miniato. Mi dispenso dal nominare tutte le altre di fondazione più recente e cioè del XIX e del presente secolo.
Sul contenuto della 7 colonna mi piace di notare la grande varietà di titoli che secondo le diverse società assume il capo di esse. Vi figurano infatti su 104 istituzioni confederate: 1 Direttore, 2 Proposti, 23 Governatori, 1 Sopraintendente, 2 Correttori, 7 Priori, 12 Provveditori, 46 Presidente, 10 il cui titolo mi è sconosciuto.
Il nome dunque di Presidente è quello che oggi prevale, seguono poi i Governatori e i Provveditori. Il nome di Priore consigliato dallo Statuto modello, del quale il nostro Governo ci vorrebbe gratificare, sembra che fino ad ora non abbia incontrata troppo larga simpatia.
La statistica del numero dei Confratelli e delle Sorelle porta oggi al risultato di cui nel seguente prospetto.
Delle Confraternite confederate che hanno risposto al nostro questionario ecco gli altri risultati:
Sono dunque svariati e molteplici i servizi che rendono le nostre Misericordie e se consideriamo che di 94 soltanto vi ho potuto dare notizia, immaginate a quali cifre arriveremo se tutte le circa 300 Misericordie interrogate rispondessero.
Neppure sono in grado di sapervi dire se è aumentato o diminuito il numero dei confratelli e delle consorelle, e se aumentato il numero dei servizi che compiono, perché è la prima volta che mi accingo a questa specie di censimento. Se fra qualche anno io od altri affronteremo di nuovo un simile lavoro, vedremo allora i progressi delle nostre Istituzioni. Certo che per avere una statistica più completa sarebbe stato assai più utile sapere non solo la qualità ma anche la quantità dei servizi compiuti in un anno dalle singole nostre Associazioni. (1)
Bisognerebbe che tutti si convincessero che il buon esempio dell’opera esercitata anche dalla più modesta delle nostre istituzioni, serve di emulazione alle altre per vieppiù perfezionarsi, e rendersi ognor più utile alla propria zona d’azione, alle sezioni vicine e alla Federazione con sempre maggior vantaggio del prossimo e gloria di Dio.
Viareggio, 13 settembre 1909
R. Del Prete
(1) a questa lacuna riparerà un voto del Convegno di Viareggio, il quale stabilisce che ciascuna Misericordia confederata invii alla fine di ogni anno alla Direzione del Bollettino federale l’elenco nominativo dei vari servizi compiuti, onde possa compilarsi una generale statistica dell’opera caritativa delle Misericordie Italiane.

 
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