Prato, 2003
«Quando il Governatore della Misericordia», ci racconta l'esperto Mauro Pasquini, «ha voluto acquistare una vecchia Fiat 1400 autofunebre del 1951 da un'altra associazione per restaurarla e metterla al servizio interno solo per le cerimonie funebri dei fratelli della confraternita, ha ritenuto cosa giusta affidarlo al nostro gruppo per la conservazione e la gestione. Portando con noi alle manifestazioni anche la vecchia autofunebre, abbiamo notato che la gente era, seppur scettica, sicuramente incuriosita del mezzo; così abbiamo cominciato a reperirne altri per restaurali e unirli al nostro parco storico. L'intenzione è proprio quella di creare il primo gruppo di autofunebri italiane con relativo museo, visto che vi sono diversi modelli di auto che hanno fatto la storia dei trasporto funebre italiano. Per ora siamo riusciti a inserire nel nostro autoparco storico questo interessante e classico esemplare di Fiat 1400 allestito da Fissore, una Fiat 1500 sempre dello stesso carrozziere, una Fiat 130 carrozzata a Pistoia; quindi ci organizzeremo per il difficile recupero e il successivo trasporto di un vero gioiello degli anni'50, in discreto stato di conservazione, ovvero una Fiat 615 del 1958 modello Monumentale, un vero capolavoro fermo ed inutilizzato però dal 1966, anno dell'alluvione di Firenze. A questi se ne potrebbero aggiungere diversi altri già promessi e donati al Gruppo ma non ancora ritirati; tutti questi veicoli vengono restaurati non per la loro funzione, ma per poter raccontare con pezzi reali la storia negli anni di un settore che la gente considera a parte, isolandolo. Questa particolare specialità si presenta non facile per noi, visto che le vecchie autofunebri risultano essere radiate o rottamate, e ben difficilmente conservate dalle Misericordie, dalle imprese private o municipalizzate.